Dear inhabitants of the world,
It has long been a tradition to present a concert to welcome the New Year. This year, we would like to thank you for inviting us to share in this celebration, for recognizing our rights to sing with you on New Year’s Eve -and not for labelling us “urban pests” as many others do.
Beginning the 31st of December 2020, we hope that you will take the time to spot our presence in the upper-left corner of a window, behind a radiator, between ceiling lights, under a wardrobe: this is our home as much as it is yours. We hope that by hearing and seeing us closely you will join this concert, and that at its end you would consider allowing our continuing but threatened, unlimited existence.
This concert will unite us all. While this pandemic continues to divide people around the globe, we sing to engender a shift, to change anthropocentric and capitolocentric behaviours. We hope that in this New Year you might rethink a way that we can all live together, and renew the good will of cohabitation.
In the first movement of our concert, we would like to invite you to sense the minute vibrations of the earth. Coronavirus lockdowns have changed the way Earth moves. This planet is vibrating less since your movement around the world has slowed. With reduced use of cars, trains, busses and planes the Earth's upper crust is oscillating less -lockdowns due to the pandemic have changed the way the Earth sounds. With vibration mode on, we invite you to feel now this beat.
You may notice that we sense rhythms differently, that we jam to the tempo of mother earth and all who share this Pacha. Some of you join in this chorus, reading the signs that we give and staying connected to the world around you. We predict rain, we signal for danger, and want to compose with those of you who kept the connection, or who still want to hear this music. With your headphones on, listen to our binaural communication across silken strands -whispers to the world.
Our concert is transmitted through radio waves, planetary movements, winds, and spider/webs tonight and every night, signaling a way to earthly and cosmic webs. The digital web is booming, while the web of life is collapsing. Can you hear this swan song of the sixth mass extinction growing louder? Can you feel the space debris orbiting earth? The third and final movement will be led by Wanda Díaz-Merced, a sonic astrophysicist who, after losing her sight in her early 20s, developed a revelatory way to hear the stars.
Let us celebrate together this New Year’s Eve, as we join your extended family. Show good will of co-existence and forge an opportunity to hear our concert permanently, by allowing us the right to co-inhabit this planet.
We have lived on this planet for over 380 million years, while some of you for only 200 thousand years. Can the minority learn to live with the majority of us? We are the 95% of all animals on planet earth asking for the right to weave within this web of life, yet we are threatened into extinction by such a small number of individuals.
Do not be afraid. Move from arachnophobia to arachnophilia by sensing new threads of connectivity, and coming together with us this New Year’s Eve!
At-ten(t)sion to invertebrate rights!*
*We cannot speak in the name of the spider/web. We do not represent the spider/web and cannot impose a human legal framework onto them. We cannot speculate their rights. This letter is an invitation to imagine (re)new(ed) ways of entangling with our arachnid kin, and all living and nonliving entities of this earth, differently. Vibrate within the web of life.
Cari abitanti del mondo,
Da tempo è tradizione organizzare un concerto per accogliere l’Anno Nuovo. Vorremmo ringraziarvi per averci invitato quest’anno a condividere questa festa con voi, e per averci dato il permesso di cantare insieme la notte di Capodanno – senza chiamarci “parassiti urbani” come molti fanno.
Ci auguriamo che dal 31 Dicembre 2020 inizierete a prestare attenzione a noi: potreste trovarci in alto a sinistra, nell’angolo di una finestra, dietro a un termosifone, tra le luci del soffitto, sotto un armadio – questa casa è la nostra, tanto quanto la vostra. Speriamo che, ascoltandoci e osservandoci da vicino, vi unirete al nostro concerto e che al suo termine lascerete che continui la nostra esistenza, oggi minacciata.
Questo concerto ci unirà tutti. Mentre la pandemia continua a dividere le persone nel mondo, cantiamo per portare un cambiamento, per modificare i comportamenti antropocentrici e capitalocentrici. Speriamo che in questo nuovo anno possiate immaginare un nuovo modo per vivere tutti insieme, rinnovando l’intenzione reciproca a coabitare.
Nel primo movimento del concerto vi invitiamo a sentire le minuscole vibrazioni del pianeta Terra. I lockdown dovuti al Coronavirus hanno cambiato il modo in cui la Terra si muove. Il pianeta vibra meno da quando avete smesso di muovervi così tanto. Usando meno le auto, i treni, gli autobus e gli aerei, la crosta terrestre oscilla di meno. I lockdown hanno cambiato anche il suono della Terra. Attivata la modalità vibrazione sul vostro telefono, vi invitiamo a sentire questo battito.
Avrete notato che noi percepiamo i ritmi in modo diverso, che seguiamo il tempo della Madre Terra e di tutto ciò che abita questa Pacha. Alcuni di voi partecipano a questo coro, accorgendosi dei nostri segnali e connettendosi al mondo circostante. Noi anticipiamo la pioggia, segnaliamo i pericoli, e vogliamo comporre con chi di voi ha mantenuto questa connessione e con chi vuole ancora sentire questa musica. Mettendovi le cuffie sentirete la nostra comunicazione binaurale attraverso filamenti di seta: i sussurri nel mondo.
Il nostro concerto è trasmesso stasera e ogni sera tramite onde radio, movimenti planetari, venti e ragni/tele, illuminando un percorso tra tele cosmiche e terrestri. La rete digitale è in piena crescita mentre la rete delle nostre vite è al collasso. Lo sentite il canto del cigno della sesta estinzione di massa che si fa sempre più forte? Sentite i detriti spaziali che orbitano intorno alla terra? Il terzo e ultimo movimento sarà diretto da Wanda Díaz-Merced, un’astrofisica del suono che, dopo aver perso la vista a vent’anni, ha sviluppato un metodo rivelatore per ascoltare le stelle.
Celebriamo insieme questo Capodanno, accoglieteci nelle vostre famiglie allargate. Permetteteci di coabitare su questo pianeta, creando così l’opportunità di sentire il nostro concerto per sempre.
Abbiamo vissuto su questo pianeta per oltre 380 milioni di anni mentre alcuni di voi solamente 200 mila anni. Può una minoranza imparare a vivere con la maggioranza? Siamo il 95% di tutti gli animali della Terra e vi chiediamo il diritto di tessere anche noi la tela della vita, perché siamo minacciati di estinzione da un numero di individui molto piccolo.
Non abbiate paura. Lasciate che si passi dall’aracnofobia all’aracnofilia, sentite i nuovi filamenti di connettività, e riuniamoci tutti insieme in questo Capodanno!
At-ten(s)zione ai diritti degli invertebrati! *
*Non possiamo parlare a nome del ragno/tela. Non rappresentiamo il ragno/tela e non possiamo imporre loro un quadro normativo umano. Non possiamo far congetture sui loro diritti. Questa lettera è un invito a immaginare modi re(innovati) e diversi per impigliarci con i nostri parenti aracnidi, e con tutte le entità viventi e non viventi di questa terra. Vibrate dentro la tela della vita.